Skip to content

figura professionale

Architettura, ingegneria e informatica applicata

L’Esperto scientifico specializzato nell’ambito dell’architettura, ingegneria e informatica svolge indagini conoscitive e di diagnostica ad ampio spettro, in particolare in riferimento alle opere architettoniche. È, quindi, in grado di:

  • Progettare e gestire il cantiere di restauro, occupandosi insieme ad altre professionalità delle tavole di progetto, della schedatura degli interventi, del computo metrico delle superfici soggette a intervento e della definizione del conseguente quadro economico dei lavori.
  • Definire il cronoprogramma delle opere di restauro, con le scelte eseguite in fase di progettazione, delle metodologie di intervento da applicare e l’ indicazione dei tempi per l’esecuzione delle singole lavorazioni.
  • Progettare il campionamento per il prelievo dei materiali, ossia determinando il numero, la distribuzione e le caratteristiche dei campioni di materiale da estrarre, in relazione all’obiettivo conoscitivo che si vuole raggiungere.
  • Caratterizzare le superfici architettoniche in sito, per la prima valutazione qualitativa dello stato di conservazione del bene, come nel caso dello studio della distribuzione dell’umidità e del contenuto ponderale d’acqua, dell’assorbimento di acqua a bassa pressione, nonché della lettura di tasselli stratigrafici (eseguiti da un restauratore specializzato).
  • Caratterizzare i materiali costitutivi e le forme di degrado con indagini di laboratorio, per ottenere la piena conoscenza della struttura in esame, come ad esempio nel caso dello studio delle caratteristiche meccaniche, porosimetriche, composizionali, cromatiche, di coesione e adesione di malte o l’analisi in sezione lucida degli strati presenti in paramenti, stucchi e intonaci. Le indagini di laboratorio coprono un ampio range di analisi, dal microscopico (analisi elementali, molecolari, microstrutturali o ancora relative a grandezze di altro tipo come il colore) al macroscopico (ad es. prove meccaniche sui materiali).
  • Definire il piano del colore di un edificio, previo il riconoscimento dei principali materiali costitutivi, dei pigmenti utilizzati e del loro relativo degrado.
  • Caratterizzare le strutture tenendo conto dei materiali costitutivi, con l’obiettivo di individuare problemi strutturali, e collaborare alla progettazione di soluzioni di ripristino statico-strutturale delle opere architettoniche. Le indagini, effettuate in collaborazione con altre figure come ingegneri, architetti e tecnici specializzati, prevedono carotaggi, esami endoscopici e video-endoscopici, scasso e saggio, analisi di pozzetti di ispezione, prove meccaniche, prove dilatometriche e prove di compressione. Qualora si tratti di superfici in cui è impossibile effettuare prove distruttive può procedere con il georadar o con tecniche di indagine sonica e termografica.
  • Valutare interventi di restauro mediante prove di laboratorio, analizzando l’efficacia dei prodotti utilizzati, e ottimizzare i prodotti ai fini della massima resa.
  • Studiare prodotti per trattamenti protettivi e consolidanti in relazione alle variazioni di assorbimento di acqua per immersione totale, capillarità e permeabilità al vapore, nonché ai tempi di durata, ai tempi di applicazione e ai coefficienti di protezione e alla miglior metodologia applicativa da usarsi da parte dei restauratori. Inoltre è possibile stimare il guadagno di massa e le variazioni colorimetriche a seguito dell’applicazione di tali prodotti. Sono inclusi anche i test di simulazione di invecchiamento artificiale.
  • Applicare competenze dell’ambito della geomatica per realizzare rilievi topografici e rilievi di monumenti ed edifici (pianta, alzato, prospetto), curarne la restituzione grafica 2D/3D, produrre cartografie tematiche tramite GIS, raccogliere e georeferenziare dati e informazioni sul territorio.
  • Impiegare le informazioni di rilevo e orientamento per eseguire lo studio di siti e oggetti di interesse per l’archeoastronomia e l’astronomia culturale (come ad esempio i numerosi siti megalitici presenti in Italia), nonché l’analisi geometrica di strutture antiche e la derivazione da questa degli elementi metrici (ad esempio le proporzioni e l’unità di misura impiegata) utili a delineare l’identità culturale che le ha edificate.
  • Seguire il processo di riproduzione 3D solida, dalla creazione o digitalizzazione dell’oggetto di studio alla sua realizzazione, come ad esempio nel caso della stampa 3D di un oggetto esposto in una mostra per la fruizione da parte degli utenti non vedenti o in sostituzione di un originale a fini di tutela.
  • Sviluppare progetti di realtà aumentata per fruizione e valorizzazione di beni culturali.
  • Svolgere attività di ricerca mirata ad approfondire le conoscenze in tutti i settori sopramenzionati.