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figura professionale

Geologia applicata

L’Esperto scientifico specializzato in ambito geologico svolge indagini conoscitive e diagnostiche sia su beni di natura organica che inorganica provenienti da contesti di qualsiasi tipo (subaerei, sotterranei, interrati e subacquei). È, quindi, in grado di:

  • Caratterizzare i materiali di natura geologica, ossia ad esempio identificare il tipo di roccia di cui è costituita una statua o i minerali presenti all’interno di una scoria metallurgica ritrovata presso una fornace, ma anche riconoscere le caratteristiche dell’impasto che costituisce la ceramica di un antico vaso e la sequenza degli strati pittorici e di preparazione che costituiscono un affresco. Inoltre, può realizzare tutte indagini necessarie per coadiuvare un intervento di restauro o le fasi di autenticazione di un opera. La caratterizzazione richiesta può essere ottenuta attraverso un’indagine petrografica e mineralogica dei materiali, oppure possono essere eseguite analisi elementali (conoscenza di quali elementi chimici sono presenti), molecolare, microstrutturale (porosità, densità, grado di adesione e coesione, presenza di cricche e fessure) o relativa a grandezze di altro tipo (ad esempio il colore).
  • Caratterizzare il degrado, ossia riconoscere le caratteristiche dell’alterazione dei materiali originari, la loro composizione chimica, le variazioni strutturali e ricostruire i processi che hanno prodotto quel fenomeno.
  • Progettare il campionamento per il prelievo dei materiali, ossia determinando il numero, la distribuzione e le caratteristiche dei campioni di materiale da estrarre, in relazione all’obiettivo conoscitivo che si vuole raggiungere.
  • Identificare e studiare le tecniche di realizzazione di un manufatto per ricostruire i processi di  produzione tecnologica e metterlo in relazione a quello di uno o più contesti archeologici.
  • Studiare la provenienza dei materiali e la datazione per coadiuvare l’intervento di restauro o le fasi di autenticazione, attraverso indagini petrografiche, analisi degli isotopi radioattivi e termoluminescenza.
  • Effettuare attività di supporto all’archeologia, come l’impiego di tecniche di prospezione geofisica per l’individuazione di strutture, cavità e oggetti interrati o l’analisi delle unità stratigrafiche in siti archeologici.
  • Dedicarsi allo studio di paleoambienti e paleodiete. Queste indagini riguardano ad esempio lo studio delle evidenze geologiche e dei resti fossili (vegetali, animali e dell’uomo), nonché l’analisi di isotopi stabili, al fine di ricostruire ambienti non più esistenti (paleoambiente), e l’alimentazione (paoleodiete) di uomini estinti.
  • Effettuare attività di supporto al restauro architettonico negli aspetti relativi alla statica degli edifici, come nel caso dell’impiego di tecniche di prospezione geofisica per l’individuazione di variazioni delle proprietà nel terreno, cavità o discontinuità nei basamenti fondali.
  • Svolgere attività di ricerca mirata ad approfondire le conoscenze in tutti i settori sopramenzionati.