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Regolamento

PREMESSA AL REGOLAMENTO

L’Associazione Nazionale degli Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali, affinché i suoi organi e strutture operino in sintonia con le norme dello Statuto, con le finalità ed i principi dell’Associazione, e in attuazione dei programmi approvati dal Congresso Nazionale, adotta il presente Regolamento per il funzionamento dell’Associazione.

Le indicazioni contenute nel presente Regolamento sono basate sullo Statuto, sulle indicazioni emerse dall’Assemblea Nazionale, sulle prassi e Linee Guida sinora seguite dall’Associazione e sulle deliberazioni adottate sino a oggidal Consiglio Direttivo , nonché, in ultima analisi, sulla normativa italiana in generale, in particolare quelle in materia di privacy e di funzionamento delle associazioni.

Tutti i soci, le strutture e gli organi dell’Associazione sono tenuti al rispetto e all’applicazione del presente Regolamento. Tutti i soci e le strutture dell’Associazione possono in qualsiasi momento portare all’attenzione e del Consiglio Direttivo le loro proposte di emendamento, integrazione o modifica del Regolamento. Il presente Regolamento può essere modificato secondo le modalità di elaborazione ed approvazione previste nello Statuto.

Il presente regolamento è valido per tutti i soci presenti e futuri dell’Associazione Nazionale degliEsperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali.

Il presente regolamento decorre dal 28/02/2017 in seguito ad approvazione dell’Assemblea dei soci. Sarà valido sino a quando l’Assemblea, su proposta del Consiglio Direttivo, non lo modificherà. Tuttavia, qualora almeno il 60% dei soci presenti richiesta con lettera scritta affinché il presente regolamento venga rivisto e modificato in alcune sue parti, il Consiglio Direttivo ha l’obbligo di prendere in esame la richiesta e ridiscutere il regolamento in Assemblea.

E’ compito del Consiglio Direttivo elaborare le bozze dei regolamenti attuativi relativi al funzionamento interno dell’Associazione.

L’aspirante socia o socio è tenuto ad accettare il contenuto dello Statuto, del regolamento interno e ad accettare il pagamento della quota associativa annuale.


La quota è di 30 euro per i soci ordinari. 

Si considerano soci ordinari:

  • i laureati che hanno conseguito la Laurea magistrale LM-11 Scienze per la Conservazione dei beni Culturali (ex 12/S lauree specialistiche equipollenti secondo DM 509/1999);
  • i laureati che hanno conseguito una Laurea magistrale o a ciclo unico nelle discipline inerenti le scienze matematiche, fisiche, naturali e dell’informatica (tabella A dello Statuto) in combinazione a un’esperienza professionale di almeno tre anni presso realtà pubbliche o private per attività di scienze e tecnologie applicate ai beni culturali o di dottorato di ricerca nel medesimo ambito.Tale esperienza deve essere documentata ed allegata al modulo di iscrizione;
  • i laureati che hanno conseguito una Laurea magistrale o a ciclo unico nelle discipline inerenti le scienze matematiche, fisiche, naturali e dell’informatica (tabella A dello Statuto) con Laurea triennali nell’ambito delle scienze e tecnologie applicate ai beni culturali (L-43).

La quota è di 15 euro per i soci junior. 

Si considerano soci junior:

  • i laureati triennali nell’ambito delle scienze e tecnologie applicate ai beni culturali;i laureati triennali nell’ambito delle scienze e tecnologie applicate ai beni culturali che frequentano un corso di laurea magistrale culturali nel medesimo ambito o nelle discipline inerenti le scienze matematiche, fisiche, naturali e dell’informatica (tabella A dello Statuto);
  • I laureati magistrali o a ciclo unico nelle discipline inerenti le scienze matematiche, fisiche, naturali e dell’informatica (tabella A dello Statuto) che non hanno maturato un’esperienza professionale di almeno tre anni presso realtà pubbliche o private per attività di scienze e tecnologie applicate ai beni culturali.

La quota è di 50 euro per le aziende che lavorano nel settore delle scienze e della diagnostica applicata ai beni culturali. La quota comprende fino a tre collaboratori/dipendenti dell’azienda, tra i quali almeno uno rispondente ai requisiti per essere socio ordinario dell’associazione.


Le quote associative possono essere modificate dal Consiglio Direttivo e le eventuali variazioni notificate tramite tutti i canali dell’Associazione (email, social network, newsletter) entro il 31 dicembre dell’anno in corso.

Il Consiglio Direttivo può ammettere come soci ordinari o junior coloro che, su domanda, presenteranno motivazioni valide per il tesseramentoalla qualifica di socio all’Associazione.

Il Consiglio Direttivo può nominare dei soci onorari su proposta dei referenti regionali (si veda art.5), laddove sussista una comprovata attività scientifica pluriennale odi estrema rilevanza, previa valutazione di opportuna documentazione. I soci onorari non sono tenuti al versamento della quota associativa.

L’iscrizione viene effettuata tramite la pagina web dell’associazione www.anedbc.it e tutti i soci e le socie hanno diritto a un profilo professionale on-line.


NUOVI SOCI:

La quota associativa è annuale ed è valida dal 1 gennaio dell’anno in corso al 1 gennaio dell’anno successivo. Ci si può associare durante tutto l’anno in corso, pur rimanendo la scadenza del 31 gennaio dell’anno successivo (es. il socio che ha pagato la quota associativa il 30 maggio 2017 sarò tesserato all’Associazione per l’anno 2017 e dovrà pagare la quota di rinnovo entro il 31 gennaio 2018 per essere socio nell’anno 2018).

In caso di mancata accettazione della domanda di iscrizione, il Consiglio Direttivo provvederà a comunicare al socio le motivazioni che lo hanno escluso o a richiedere delucidazioni. L’aspirante socio potrà richiedere nuovamente l’iscrizione, soltanto quando non sussistano più le cause che ne hanno determinato la mancataaccettazione.


RINNOVO:

La quota associativa deve essere pagata entro fine marzo. Successivamente, il nominativo verrà rimosso dalla mailing list e dalle altre liste e gruppi legati all’associazione, mentre il profilo sul sito www.anedbc.it verrà disabilitato.

Una volta ricevuta la quota di iscrizione o di rinnovo verrà inviata una mail di conferma con i dati di fatturazione.


DECADENZA:

Si faccia riferimento allo Statuto. Conseguentemente alla decadenza dalla qualifica di socio, il profilo personale sul sito dell’Associazione viene rimosso.

Il socio ordinario e il sociojunior hanno gli stessi diritti elencati nello Statuto dell’Associazione.

L’Associazione può avvalersi di referenti regionali, ovverosoci ordinari o junior che danno la loro disponibilità a promuovere e agire sul territorio per conto dell’Associazione. I referenti regionali posso infatti contribuire agli obiettivi dell’Associazione ad esempio :

-contattando, attraverso i canali di comunicazione diretta , tutti gli esperti scientifici che operano sullo stesso territorio, dando massima diffusione delle attività dell’associazione, pubblicizzandone le iniziative attraverso volantini e contatti diretti in Soprintendenze e nei Musei locali, nelle Università e le Organizzazioni Culturali locali;

– formulando proposte da portare all’attenzione del Consiglio Direttivo dell’Associazione, tenendo conto del principio che nessuna proposta può essere in contrasto con le finalità e le strategie dell’Associazione così come definite nello Statuto;

– favorendo e promuovendo, nei limiti del possibile, contatti e buoni rapporti dell’Associazione con i suddetti soggetti, scegliendo all’interno di Soprintendenze, Musei, Università, Amministrazioni ed Organizzazioni dei referenti sensibili e realmente interessati all’iniziativa;

– contattando la stampa ed utilizzando i canali di comunicazione di massa (internet, giornali e, possibilmente, televisioni locali) per pubblicizzare l’Associazione;

Per ogni regione possono essere previsti più di un referente.

Tutti i referenti regionali sono coordinati da un Coordinatore nazionale, nominato dal Consiglio Direttivo dell’Associazione.

Qualsiasi iniziativa dei referenti regionali deve essere preventivamente comunicata e approvata dal Coordinatore Nazionale e dal Consiglio Direttivo.

Qualora il referente regionale non possa più prendersi questo impegno è obbligato a comunicare al Coordinatore nazionale e al Consiglio Direttivo la decisione presa, così da poter cercare un sostituto.

La soluzione di eventuali controversie riguardo la condotta dei referenti regionali verrà rimessa al parere del Coordinatore Nazionale e del Consiglio Direttivo, che prenderà provvedimenti, previa comunicazione di intenti ai soci dell’Associazione.

L’Assemblea in cui si elegge il Consiglio Direttivo viene definita “Convocazione Triennale” e viene effettuata ogni tre anni.

I soci che vogliono candidarsi per una qualsiasi carica devono inviare una lettera motivazionale, rivolta ai soci, al Consiglio Direttivo, che avrà l’obbligo di diffonderla direttamente ai soci tramite email.

Tra una convocazione triennale e quella successiva, alcuni membri del Direttivo possono decadere per cumolo di assenze. In tal caso, il Consiglio Direttivo può nominare un sostituto che sarà il primo candidato non eletto durante la precedente convocazione. Qualora egli non fosse interessato si procederà secondo graduatoria. Nel caso in cui non sia presente una graduatoria di riferimento il Consiglio Direttivo aprirà le candidature e verrà indetta un’Assemblea straordinaria per l’elezione. Il numero complessivo dei membri del Direttivo, a seguito dell’ingresso dei nuovi membri in sostituzione dei decaduti, non può superare il numero di membri del Direttivo stesso eletti dalla convocazione triennale.

Sotto la dicitura “convenzione” si intende l’offerta unilaterale di agevolazioni e/o gli sconti che un soggetto terzo decide di riservare ai soci dell’Associazione Nazionale degli Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali. Tali sconti e agevolazioni ai propri socinon vincolano in alcun modo l’Associazione Nazionale degli Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali né legalmente né economicamente a tali soggetti.

Qualsiasi titolare o rappresentante legale di un ente pubblico o privato, di una società, di un’attività commerciale o professionale, di una Associazione etc. può proporre agevolazioni e/o sconti ai soci dell’Associazione Nazionale degli Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali.

Il soggetto interessato ad offrire sconti e/o agevolazioni ai soci dell’ANEDbc, affinché sia accettata e pubblicizzata la sua iniziativa, deve inviare una domanda all’ attenzione del Presidente e del Consiglio Direttivo, specificando:

  • –  il nome dell’esercizio ed il genere di prodotti e/o servizi forniti;
  • –  la/le agevolazioni e/o sconti rispetto alle tariffe/prezzi normalmente applicati/e al pubblico che si impegna ad offrire ai soci dell’ Associazione Nazionale degli Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali, previa esibizione di valida tessera associativa dell’anno in corso;
  • –  la richiesta di essere inserito nell’elenco dei soggetti convenzionati con l’ANEDbc, pubblicato sul sito web www.diagnostibc.org e diffuso attraverso i 
mezzi di comunicazioni che l’Associazione ritiene più opportuni;
  • –  l’autorizzazione all’Associazione Nazionale degli Esperti di Diagnostica e di Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturalial trattamento dei dati personali ai sensi della legge 675/96, D. Leg. vo 196/03 e succ. mod.
  • –  la dichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, che quanto dichiarato corrisponde a verità. La domanda, redatta in carta intestata della società, firmata e timbrata va spedita in originale all’Associazione. Per velocizzare i tempi di approvazione si consiglia di anticiparne copia via e- mail.Nel caso in cui l’offerta di sconti e agevolazioni sia giudicata adeguatamente vantaggiosa dal punto di vista economico, nonché moralmente non in contrasto con gli scopi e i principi dell’Associazione, ivi compresi i principi deontologici, la proposta è accettata e pubblicizzata ai soci sul sito web dell’Associazione e attraverso gli altri canali ritenuti idonei.

Il Consiglio Direttivoprovvede ad informare il soggetto che la sua proposta è stata accolta e pubblicizzata.

Contratti, dichiarazioni di intenti, protocolli di intesa, scritture private e qualsiasi altra forma non di offerta unilaterale da parte di soggetti terzi di sconti e agevolazioni, ma di collaborazioni e accordi bilaterali o multilaterali con soggetti di natura istituzionale, sindacale, accademica etc., che impegnino anche in qualsivoglia forma l’Associazione sono di competenza del Presidente, in qualità di Legale Rappresentante dell’Associazione. Essi vanno valutati attentamente di volta in volta da parte dei competenti organi dell’Associazione, soprattutto per le loro implicazioni legali e fiscali.

Il Tesoriere è tenuto ad aggiornarsi e ad aggiornare costantemente il Presidente e il Consiglio Direttivo sullo stato delle finanze dell’Associazione.Affinché ciò sia possibile è necessario che chi ha incassato quote (iscrizioni, sottoscrizioni, donazioni etc.) a favore dell’Associazione e/o sostenuto spese in nome e per conto dell’Associazione, consegni tempestivamente la relativa documentazione al Tesoriere. Premesso e fatto salvo quanto sancito dallo Statuto associativo, si adottano le seguenti norme per la richiesta al Tesoriere di rimborso di spese anticipate in nome e per conto dell’Associazione:

-Sono rimborsabili solo ed esclusivamente le spese sostenute in nome e per conto dell’Associazione, purché preventivamente autorizzate dal Presidente (o da chi ne fa le veci) sentito il Consiglio Direttivo.

– Il Tesoriere va informato di tutte le spese sostenute in nome e per conto dell’Associazione entro massimo 15 giorni dalla data di sostenimento delle stesse, facendo pervenire tutti i documenti richiesti dai punti seguenti:

Scontrini, ricevute e fatture per ciascuna spesa sostenuta in nome e per conto dell’Associazione, allegati ad una richiesta di rimborso debitamente firmata del Rappresentante ANEDbc o del Socio che ha materialmente sostenuto e anticipato la spesa. Nel caso egli non sia un rappresentante di ANEDbc,è necessario aggiungere nella richiesta il nome e la firma del Rappresentante ANEDbc che avalla la sua richiesta di rimborso della spesa.

Tutti gli scontrini, ricevute, fatture vanno distinti per singolo evento (es. Spese anticipate per trasferta …, Spese anticipate per Tavola Rotonda …, etc.) e, nell’ambito di ciascun evento, ordinati cronologicamente:

Tutti gli scontrini, ricevute, fatture relativi ad uno stesso evento vanno raccolti insieme all’interno di una busta sulla quale cui esterno va indicata chiaramente la data e la causale dell’evento (es. Spese anticipate per trasferta ……., Spese anticipate per …………, Spese anticipate per Convegno…., etc.). La busta va allegata alla richiesta di rimborso;

Agli scontrini va allegato, debitamente redatta e firmata, una richiesta scritta di rimborso ove va indicata la causale delle spese e vanno elencate le singole voci di spesa sostenute (testimoniate dagli scontrini presentati) e il totale delle stesse;

In casi particolari, previa autorizzazione del Presidente (o di chi ne fa le veci) e/o del Consiglio Direttivo, è prevista la possibilità di anticipo di liquidi da parte del Tesoriere, compatibilmente con le disponibilità di cassa, per effettuare spese per conto dell’Associazione. In questo caso il Socio che riceve il contante è tenuto a firmare una ricevuta proforma che sarà sostituita dagli scontrini, ricevute, fatture presentati, previo controllo della spesa effettuata;

Per ottenere il rimborso di spese sostenute in nome e per conto dell’Associazioneè necessario consegnare entro un mese dopo la spesa effettuata, tutta la documentazione al Tesoriere.

Onde assicurare l’unità di intenti e la coerenza di azione in tutti i settori di attività e su tutto il territorio nazionale rispetto agli obiettivi e alle strategie dell’Associazione, come sancito dallo Sta- tuto è indispensabile che tutte le iniziative riportanti il nome e/o il logo dell’Associazione siano preventivamente approvate, nella forma e nel contenuto, dal Presidente dell’Associazione, sentiti i rispettivi organi.

Un’attività fondamentale dell’Associazione è costituita dal monitoraggio e dall’intervento pressogli Enti pubblici e privati in tutti i casi (bandi, avvisi pubblici, concorsi, procedure di assunzione o di affidamento diincarichi, etc.) nei quali sono in gioco i diritti e gli interessi degli esperti scientifici per i beni culturali, a tutela anche del patrimonio culturale e della collettività.A tutela dei rappresentanti dell’Associazione, ed in primis del suo Presidente (che in qualità di Rappresentante Legale risponde in giudizio dell’operato dell’Associazione), è necessario che i rapporti e lo scambio di comunicazioni con tali Enti pubblici e privati e con qualsivoglia altro soggetto siano improntati sulla inattaccabilità sul piano penale e civile. Pertanto tutte le comunicazioni verso tali enti, anche qualora siano firmate o co-firmate da un’altra carica, devono essere preventivamente sottoposte all’approvazione del Presidente, che insieme al Consiglio Direttivo ne valuta contenuto e forma e, se lo ritiene necessario, le sottopone al legale di fiducia suo o dell’Associazione per verificarne le implicazioni legali. L’ultima revisione e l’autorizzazione all’invio spetta unicamente al Presidente.

Non sono considerate valide, e pertanto sono disconosciute dall’Associazione, eventuali comunicazioni inviate a nome dell’Associazione senza seguire il predetto iter.Le comunicazioni con caratteri di ufficialità o necessità di piena validità legale vanno firmate dal Presidente dell’Associazione, in qualità di Legale Rappresentante ed inviare via raccomandata o posta certificata.(PEC) onde averne la tracciabilità. Tutto ciò che è inviato dalla casella elettronica di posta certificata (PEC) dell’Associazione ricade sotto la responsabilità del Presidente. Di tale casella il Presidente, pur restandone responsabile di fronte alla legge, può eventualmente delegare l’operatività tecnica, d’intesa con il Consiglio Direttivo, al Vicepresidente, al Segretario, a un’altra carica dell’Associazione o a qualsiasi altra persona di propria fiducia.

Le comunicazioni ufficiali sono, inoltre, dotate di un numero di protocollo, che va posto in alto (a sinistra o a destra) del documento, preceduto dalla sigla “Prot. n.”. Esso è costituito da un codice composto dall’anno separato da tre serie di numeri : “Prot. n.2017/001”indica l’anno (2017) e il numero assegnato al singolo documento (ogni anno i numeri progressivi ripartono da 001)

Essendo fondamentale nei rapporti con la stampa tenere adeguatamente conto delle esigenze di contenuto, forma e tempistica di trasmissione dei comunicati stampa ai media, nonché garantire la coerenza delle informazioni fornite alla stampa ed ottimizzare i risultati per l’Associazione in termini di visibilità, è necessario che tutti i rapporti con la stampaavvengono o siano quantomeno coordinati attraverso il Presidente, il Consiglio Direttivo o una persona incaricata dal Consiglio Direttivo.

Sia in caso diiniziative regionali che nazionali i rappresentanti regionali e nazionali dell’Associazione, qualora siano contattati da giornalisti o qualora abbiano propri personali contatti con giornalisti, sono tenuti ad informare il Consiglio Direttivo, il Presidente o una persona incaricata dal Consiglio Direttivoche si fanno carico di continuare a mantenere i rapporti con loro

Spettando da Statuto la rappresentanza esterna al Presidente, è lui che in primis è tenuto a parlare con la stampa a nome e per conto dell’Associazione. Egli delegherà altri rappresentanti nazionali o regionali ANEDbc, per competenza di contenuto o territoriale, a parlare a nome dell’Associazione, concordando in linee generali la posizione da esprimere. Sia il Presidente che chiunque altro parli con la stampa o comunque pubblicamente (in occasione di convegni, incontri etc.), se parla non a titolo personale ma a nome dell’Associazione è tenuto ad esporre sui diversi argomenti non le proprie idee personali ma a conoscere ed esporre le posizioni ufficiali dell’ANEDbc, frutto del dibattito democratico all’interno dell’Associazione.

Il settore della comunicazioni con i soci e con tutti gli interessati tramite internet (sito web, e- mail, twitter, face book etc.) costituisce un aspetto fondamentale per l’informazione ai soci e lo sviluppo della presa di coscienza delle questioni che riguardano la categoria.Tutte le forme di comunicazione vanno gestite in modo da garantire nel modo migliore possibile sia la capacità di ascolto dei soci da parte dei loro rappresentanti, sia il dialogo tra i soci stessi, ed in modo da valorizzare la potenziale funzione aggregativa di internet ed in particolare dei social network ed evitarne la potenziale capacità conflittuale, polemica e disgregativa

I luoghi di discussione virtuale rappresentano una risorsa importante, come mezzo di informazione, di scambio di opinioni e di conoscenze. Essi, tuttavia, non possono in alcun modo sostituire gli organi decisionali dell’Associazione e i luoghi e momenti fisici di discussione, di confronto e di decisione democratica (Assemblee, Direttivi, etc.).

L’Associazione, attraverso i suoi organi, stabilisce ed aggiorna con specifici Regolamenti le modalità e le regole di gestione di tali spazi virtuali, comprese le modalità di moderazione e le cd regole di linguaggio dei social network e di ciascuna altra forma di comunicazione.
Spetta unicamente all’Associazione, e non personalmente e nominalmente a nessuno dei suoi singoli rappresentanti pro tempore, la titolarità dei diritti di accesso e di tenuta di tutte le piattaforme internet che si presentano come spazi dell’Associazione, dei suoi organi e delle sue cariche (siti web, caselle di posta elettronica, blog, gruppi e profili facebook, twitter etc.). Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente regolamento tutti i soci o gli intestatari sono tenuti a trasferire all’Associazione e al suo profilo istituzionale la titolarità ed i codici di gestione di tutte le piattaforme e le forme di presenza in internet eventualmente intestate ad altri soggetti o a persone singole.

Tutto ciò che viene pubblicato in qualsiasi piattaforma o profilo dell’Associazione di fronte alla legge ricade civilmente e penalmente sotto la responsabilità del Presidente dell’Associazione, in qualità di Rappresentante Legale, il quale, pur restandone egli stesso unicamente responsabile, può delegare la gestione di ciascuna di tali piattaforme e profili, d’intesa con il Consiglio Direttivo,

Tutti gli utenti, soci e non, delle piattaforme internet sono tenuti ad osservare non solo le norme di legge, ma anche in generale i principi della convivenza civile, di educazione e di condotta corretta. In particolare sono tenuti alla consapevolezza e all’osservanza dei seguenti punti:

1) essere consapevole che tutto quello che si scrive, condivide o diffonde in internet potrebbe sfuggire al proprio controllo.

2) essere consapevole di poter essere chiamato a rispondere legalmente di qualunque cosa scritta, condivisa o diffusa in internet, anche molto tempo dopo. E che se ne risponde anche se scritte in forma anonima o con pseudonimi.

3) tenere ben presente la differenza tra l’espressione legittima delle proprie idee ed opinioni e l’ingiuria o la diffamazione, e che la libertà di opinione e di espressione non implica la libertà di insulto o di diffamazione.

4) non pubblicare nulla che riguardi l’Associazione, altri soci o terzi (ivi comprese notizie, foto, tag, commenti etc.), senza avere l’esplicito consenso degli organi preposti e delle persone coinvolte e non agire in modo da danneggiare l’immagine dell’Associazione.

5) assicurarsi di essere legittimato a pubblicare contenuti non prodotti da sé stessi.

6) verificare e ponderare accuratamente la veridicità e correttezza delle notizie pubblicate.

7) essere consapevoli che nella rete internet ogni azione ha una conseguenza.

8) è atteggiamento corretto e maturo discutere le idee e soprattutto essere propositivi, non criticare direttamente le persone.

L’Associazione si può fondere come previsto dalla normativa vigente, con altra realtà associativa purché l’incorporanda e l’incorporante abbiano medesimi scopi ed obiettivi.

L’eventuale fusione è regolamentata nel seguente modo:

Il consiglio direttivo stipula un contratto di fusione ai sensi dell’articolo 2501-ter del codice civile firmato dai rappresentanti legali delle due associazioni. La fusione sarà quindi ratificata a maggioranza relativa alla successiva assemblea soci.

 

L’Assemblea Nazionale degli associati (ordinaria e straordinaria) e la Convocazione Triennale possono essere effettuate sia fisicamente che in modalità “telematica”.

Il Collegio dei Probiviri viene eletto dall’Assemblea dei Soci.
Qualsiasi Socio con una anzianità di associazione di almeno sette anni consecutivi può candidarsi all’elezione per la carica di Probiviro, purché non ricopra altre cariche sociali o intenda candidarsi ad esse, sia in regola con tutti gli articoli statutari e non sia mai stato soccombente in un giudizio di violazione del Codice Deontologico.
Il Collegio dei Probiviri, in carica per tre anni, si compone di tre membri che sceglieranno tra loro il Presidente del Collegio con potere di rappresentanza.
La funzione del Collegio dei Probiviri è quella di controllare il rispetto delle norme statutarie, etiche e deontologiche da parte dei Soci e degli altri organi sociali, nonché di dirimere eventuali controversie che dovessero sorgere tra Soci ovvero tra Soci e organi sociali ovvero tra Soci e terzi, escluse quelle che per legge o per statuto competono ad altre entità giudicanti.
Il Collegio dei Probiviri opera in piena indipendenza e risponde, per il tramite dei suoi componenti, esclusivamente all’Assemblea dei Soci.
Il Collegio dei Probiviri agisce per propria iniziativa o su segnalazione, esamina e giudica secondo equità, in via arbitraria irrituale e senza formalità di procedura, trasmettendo quindi il proprio insindacabile giudizio al Consiglio Direttivo che adotterà gli opportuni provvedimenti attuativi.