I pionieri della Diagnostica e delle Scienze e Tecnologie Applicate ai Beni Culturali sono stati professionisti come ingegneri, chimici, fisici, restauratori che, approcciandosi al mondo dei beni culturali, hanno compreso come l’alta eterogeneità della problematica richiedesse una conoscenza trasversale della materia e, di conseguenza, la necessità di un nuovo profilo professionale differente da quelli esistenti.

Definire questa professione in modo univoco non è immadiato, poiché comporta l’analisi di molti aspetti riguardanti la formazione e le esperienze lavorative di ogni percorso professionale e di studio. Lavorare sui Beni Culturali richiede la fusione tra le conoscenze tecnico-scientifiche e la comprensione del valore storico-artistico del manufatto, col fine di supportare gli interventi di restauro e di conservazione nel migliore dei modi.